mercoledì 19 settembre 2012

funcool-mente

"Non sei mai veramente fottuto finchè hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla."

Funcoolo.

venerdì 6 luglio 2012

ZeroCalcarmente! (anche Viakalmente!)

Metti che decidi all'ultimo di partire. Passi a prende l'amico Fritz e in men che non si dica sei allo Sherwood Festival. Bene. Aperitivino, kebabbino, passeggiatina e poi TAK! 20.30 davanti allo stand della webTV del suddetto festival. Perchè? Intervistona a ZeroCalcare(Viakal!), che domani(ieri) va a Milano a presentare il suo libro bello bellino nuoverrimo ristampato a colori. Però, che non si dica che non faccia le cose fatte bene, ne ha portate un pochette di copie pure a Padova. Acquisto frenetico durante l'intervista, pronti per l'autografo!
Una coda di tipo 40minuti. A vedere sfornare dediche con disegnini di armadilli, trichechi e varie ed eventuali. Un monaco amanuense VIP sfruttato dai suoi lettori ciucciafumetti alla Spike (l'unico vampiro biondo mai esistito!)! Che ad essere sincera, io, Viakal, me l'ero immaginato diverso. Più bruttino. E un filo straffottente. Invece no. Eludendo un pò le sue pippe mentali che lo rendono cittadino di Pippementalandia di cui io sono cittadina onoraria da tempo immemore, c'ha proprio gli occhi da buono. Occhi da "vien qua che te dago un struccòtto!" Insomma...Lui, Viakal, ZeroCalcare, c'aveva da fare il figo disegnando le scenografie alle spalle dei 3ARM (3 allegri ragazzi morti). E noi li, in coda. Che ormai s'era pure diventati amici! La ragazza francese e positiva che "No, vedvai che ci fivma il libvo a tuttì pvima di andave a disegnave pev il concevtò!" (trascrivetelo voi un accento francese in Italiano! Provole!) Il gruppetto di amici con la copia in bianco e nero-che a me, vi dirò, piace di più!-con bambini al seguito con cui fare battutine da coda alle poste. Lo sciallo, quello che stava in coda senza troppo socializzare a far foto in esposizione alla torre luminosa. Le fan rumorose (si, quelle che fanno gli urletti!). Bhe insomma..il tempo passa e ormai la coda è diventata una sala da thè per donne anziane. Finchè non arriva il mio turno. E f*n*u*o pure alla profezia dell'Armadillo "Ci dispiace ma Calcare deve andare a disegnare per il concerto. Gli altri libri li segnerà con il suo sangue dopo mezzanotte". E in quel momento leggi negli occhi di quell'uomo la paura di essere travolto dalla sommossa.
Io guardo lui, il mito, il genio. Ti pregò! No! No! NOOOOOO!!! Non andartene! Non così! Almeno sputaci, sul libro! Facci una X! Lasciami un capello da usare come segnalibro! Te prego! ROMANO DE ROMA! TE PREGO! Nun ce lascià! T'ho persino portato i succhi alla Pera!
 E così lui mi guarda. Io lo guardo. Insomma, ci guardiamo. Lui serio, io come fosse appena morto Dobby, li, tra le mie braccia. Poi lui guarda il tipo ricciolo, quello che prima c'aveva fatto l'intervista e che temeva la sommossa, e in un attimo, con scatto felino ed abile mossa mi prende il libro, ci disegna qualcosa, io per qualche attimo non capisco più nulla, proprio faccia alla Kung Fu Panda durante l'ago-puntura. Mi ritrovo il libro di nuovo tra le mani e nella gioia più incontenibile mi scaravento su di lui, me lo abbraccio, e ci dò pure due bacini. Uno per guancia. Però, tesoro mio, nutriti un pelo! Che con il tuo zignomo hai fratturato il mio! Ok...ok..la passione giustifica, però, un pò di ciccia nel posto giusto non guasta mai! (Tipo, ripeto, SULLO ZIGOMO!!).
E in ogni caso ora ho pure io il mio armadillo! Però il mio è biondo e ha l'accento francese!

p.s. Zero....ti LOVVO!
Le foto nel prossimo aggiornamento!

lunedì 2 luglio 2012

Flah forward-mente

Incipit: Felice Maniero è un mafioso assassino. Punto. Rapine alle banche, alle poste, agli aeroporti e ALMENO sette omicidi; il che implica che posso essere di più. Il tutto circa vent'anni fa.
Tutti qui al Paesello se ne ricordano.
Bene.
Con queste premesse vi introduco ad una  mini-fiction on onda su Sky in questi giorni, e della quale ho visto solo la prima parte.
La fiction è tratta da un libro (Monica Zornetta, "La resa. Ascesa, declino e "pentimento" di Felice Maniero", Milano, Baldini Castoldi Dalai ed., 2010).
Il nome di Felice Maniero (detto CICE, o Faccia d'Angelo) non è mai nominato, i luoghi tipicamente lagunari non hanno nome e neppure locazione, ma è chiaro che si stà parlando di lui, della sua storia, anche se piuttosto romanzata.

Estaniamoci un secondo dal rapporto fiction-realtà, e fingiamo per un attimo che questo sia solo un film come tanti altri, un poliziesco vintage ambientato nel periodo del Boom economico veneto.
Ed è, a dirla tutta, pressochè perfetto.
Le location ti fanno respirare quell'aria particolare che ti porta a non vedere differenza tra lo schermo e quello che c'è fuori dalla mia finestra.
E gli attori...tutti con un perfetto accento veneto, dialetto tipico, modi di dire di casa sul grande schermo. (e ad essere sinceri noon proprio facile riprodurre la cadenza veneziana semza sembrare un mongoletto).
L'unica cosa che stona, è l'assena quasi assordante della bestemmia.
No, adesso non prendetela così, come se vessi detto una barzeletta sconcia in chiesa...ma insomma, dei tipici veneti, che han campato di terra ed agricoltura per anni, secondo te, se gli si inceppa il caricatore della pistola si limitano a mandarla repetinamente a funcoolo?
No! Scende un rosario di santi e sante da enciclopedia della bestemmia!
Ovvio, in tivvù mai e poi si può! -anche perchè NO- però fa sorridere notare questa cosa!

Ti trovi a stare quasi dalla parte di questo ragazzo di campagna (si, Campolongo Maggiore E' campagna inoltrata) che fa rapine per comprarsi il Ferrarino.
Piccolo lui! Ha passato la sua infanzia da "puareto"..mica vuole morirci, con le pezze al culo! Tra l'altro è pure intelligente! Non ha studiato e quindi va a far rapine. Logico e giusto.

Poi finisce il film e ti rendi conto della realtà.
Io ricordo ancora quando mio papà è tornato una sera a casa dal lavoro dicendo di aver dovuto fare la sua pausa pranzo nel più assoluto silenzio perchè nel tavolo a fianco al suo stavo seduto Cice. Il mio papà non è uno che ha paura, ma di certo quella sera non era divertito.
Per vedere la seconda puntata devo convincermi che è un film come tanti altri. E gustarlo per quello che è.
Un film con bravi attori. Con una bella fotografia e una colonna sonora particolare (Afterhours, mica caccole!).

gggrrrrrr-mente!

Ecco...pure il CV al supermercato sotto casa. Ho una brillante carriera come cassiera che mi aspetta! (mi piaceva di più fare la lavapiatti!!)

Oh, se c'avete del lavoro sono qui eh!

venerdì 29 giugno 2012

... post.

Avere un blog che nessuno legge ha dei vantaggi.
Tipo quello di poterci scrivere quello che davvero pensi consapevole di non poter fare male a nessuno.
Il 26 ho compiuto gli anni. La giornata peggiore della mia vita.
Tutti a pensare come poter passare bene quel giorno. A modo loro. Ma nessuno, NESSUNO, che si sia chiesto come io avrei voluto passarlo.
Passo l'85% del mio tempo da sola. A disperarmi per la mia misera condizione, a rodermi il fegato perchè non ho futuro ed evidentemente devo avere qualche tara cerebrale per essere impiantata così. Lvoro non ne trovo (di certo per il motivo appena menzionato).
Gli amici che avevo li ho persi tutti. Quelli che ho hanno altri amici e pure i loro c***i.
Genitori che non capiscono ciò che provo e, forse giustamente, si arrabbiano, sorella che pretende di capire. Lei, che mai ha fallito in niente. Moroso che lavora. Lavora. Punto. Io pmi devo infilare tra un impegno e l'altro.
Ecco.
Speravo che almeno per i miei 25 anni quelli che mi stanno intorno (voler bene è un'altra cosa) ci pensassero.
"Come vorrebbe festeggiare Elisa questo giorno?".
Ve lo dico. Volevo una sorpresa. Volevo vedere tutti quelli che hanno un ruolo nella mia vita li, in fila, a dirmi "ti voglio bene".

In 25 anni ho preparato feste e sorprese a tutti, regali, dolcezze, parole dal cuore. E, anche se non si dovrebbe, mi aspettavo qualcosa. Mi aspettavo che qualcuno se ne fottesse di me almeno martedì.
Invece tutti a voler fare, come per gli altri 364 giorni dell'anno, come vogliono.
Ma stavolta io non ci sono stata.
Il che è stato pure peggio.
Mio padre mi ha detto chiaro e tondo chedi me non vuole piu saperne niente. Mia madre comunica conme solo attraverso urla. Mia sorella tra un pò nonmi rivolge più la parola, e il mio ragazzo neppure mi bacia più. Mi tratta come una bambina (vedi ieri sera: "Comincia a tirarti fuori i vestiti per il giorno x, che sai bene che le cose fatte all'ultimo vengono male".)
Volevo una festa a sorpresa. Una chitarra, del vino. Fine.
Non mi frega dei soldi. passo a preoccuparmene ogni santissimo giorno dell'anno. Volevo, in fondo al cuore, una sorpresa.
Avere un piccolo sussulto al cuore.
Invece solo rabbia. Per atteggiamenti che non capivo, per regali che non volevo, che non mi servono. Mi serve sentirmi amata. Sentirmi spronata. E non da persone che si aspettano, che pretendono il mio sorriso.
Non sono felice. Sono stanca e demotivata, triste e senza speranza. In definitiva sola.
Si SOLA. Come un cane. O come un paguro. O come non saprei che altro animale. Sono sola.
E, ripeto, visto che tanto qui non legge niente nessuno lo scrivo. Non ne posso più. Sono al limite. al limite anche della finzione. Sorridere e far finta di nulla perchè poi sennò gli altri siarrabbiano, pensano male.
Sono stanca di alzarmi la mattina con l'ansia e di andarci pure a letto. Sono stanca di non avere mai una soddisfazione. Mai. Solo pesi e sconfitte, e offese, e difficoltà.
(Ho sempre combatutto le batteglie degli amici al loro fianco. Ma io qui, ho solo gente che mi sussurra "Alziamoci e parti". che sia giusto o sbagliato non lo so. Ma il bene che fai MAI ti verrà restituito).
In ogni caso, ci sto pensando davvero. da qualche giorno, da un mese forse. Se io non dovessi più esistere, non sarebbe un sospiro di sollievo per tutti quelli per cui sono un peso e in primo luogo per me? Non dvrei più svegliarmi con l'ansia, perchè  nonmi sveglierei più. Non dovrei più combattere, perchè non avrei più futuro, o per lo meno tanto quanto ne ho ora. Non dovrei più sorridere nche se non ne ho voglia. Non dovrei sorpbirmi le urla e gli insulti degli altri. Non dovrei più passare le notti a piangere terrorizzata dal domani e non poterlo dire a nessuno. NeSsUnO. Perchè come ogni volta che provo adire qualcosa a qualcuno 1) mi sento in colpa, 2) mi vedo rispondere che il mio è solo un essere banale.
La cosa che ad occhi esterni può risultare simpatica è che, al contrario, tutti si sfogano con qualcun altro dei presunti danni che la mia inutilità gli arreca.
Sono stanca. E se esiste un modo per non soffrire più, che non faccia male, che il Signore mi capisca ma lo userò tutto.
Nessun cinismo o atto teatrale. Di certo morire è incredibilmente più facile che vivere in questo modo. Morire. Morire. Morire. Morire. Morire.
Un suono stupido. Niente di che. La cosa divertente, per chi resta, sarà vedere e riconocere le strazianti urla di finto dolore per l'atroce perdita. Quella che prima era inutile presenza.

Trovo il modo. E volevo solo una festa a sorpresa.

Ciao.

lunedì 18 giugno 2012

Non si cambia mai sul serio. Ciò che si è da piccoli lo si resta per tutta la vita. Nasci stronzo, muori stronzo. Nasci sfigato, muori sfigato. Puoi vivere tutte le esperienze che questo mondo ha da offrirti. Puoi scalare la montagna più alta, essere amato dallo sceicco più ricco. Quello che vuoi. Davvero. ma come nasci, resti. Non c'è via di scampo.
E così finisce che io adesso mi trovo qui, a scrivere su uno schermo, a far finta che a qualcuno davvero freghi qualcosa di quello che penso. Fai un test. Spegni il telefono cellulare, che ormai ti ha reso suo schiavo (si si, facciamo finta che ci serva davvero! Se la popolazione ha continuato a crescere per secoli anche senza wap, sms, menate varie ci sarà un motivo) e vedi un pò che tutto diventa davvero più chiaro. Ti sei convinto che TU sei parte di qualcosa. TU sei capace di fare questo e quello, TU hai qualcuno che ti vuole bene. TU TU TU TU. E alla fine, a telefono spento ti rendi conto che quel tuo TU non vale davvero una caxxo. No. Non provare a controbattere. E' così.Se sei nato sfigato da non avere carisma da comico sei fregato. Davvero. Sei TU, con quel fottutissimo TU e basta. Quel tu "TU che non vale un caxxo" è da solo come un cane. Un TU fallito che sogna il prossimo sabato sera. Un TU inutile anche ai cani, anche ai gatti, alle salamandre e ai camaleonti. TU sei inutile. Del resto il mondo gira uguale, il sole sorge uguale e quella stronza che manco ti saluta morirà pure lei come muoiono tutti. E neppure lei farà la differenza. E allora a che caxxo serve scrivere su questo schermo, avere un cellulare, stare su facebook, uscire, vedere il mondo, conoscere gente, lavorare, fare una famiglia se di te e del tuo stupido TU non resta niente. Niente. E non parlo di un ricordo dopo quattro secoli. Parlo del tuo ricordo entro le 24 ore. Nessuno. E neppure puoi lamentarti. Perchè dovresti? Passi per quella, l'unica, che vuole sempre stare al centro dell'attenzione. Quando a te, al tuo TU inutile, è richiesto di essere pronta sempre a rendere gli altri protagonisti della tua vita inutile.
Poi se la vita non ti ha mai regalato niente e lo dici, passi pure per la demente di turno.

Comincia spegnendo il cellulare, passa per lo spegnere il computer. Fai un'altro passo quand vieni tradita dagli amici. Lasciali andare alla loro sorte luminosa. Dimentica la famiglia e gli affetti. La tua presenza è peso e ansia e nervosismo e denaro speso male. Cambia scarpe e siediti, di notte, all'angolo di una strada di campagna con le tue borse e le tue fatiche. Lascia che ti guardino male. Lascia che si chiedano che barbone sei. Ricorda in quell'attimo le fatiche che hai fatto. Fai scendere una lacrima e mandala affancoolo. Guardati le mani e stringi i pugni,finche le unghie nonlacerano i palmi delle mani. Prometti a te stesso, al tu TU non farto fottere mai più. Scrivi a chi ami. Ordinagli di abbandonarti.
Resta sola in compagnia dei tuoi fallimenti e del tuo futuro inutile, utile a nessuno.

Torna a casa. Vai a letto. Dormi. Alzati. Sostieni tua sorella al suo svenimento. L'inutile TU altro non può fare che questo. Non salutare. Non parlare. Rispondi a chi ti chiede cose. taci ancora. Non c'è speranza.
E non c'è peggiore stronzo di te.

giovedì 17 maggio 2012

Dark Shadows-mente

Perchè a noi Tim Burton sce piasce però bisogna metabolizzarlo un momentino.
Dunque, per quest'anno è uscita la sua prima opera e bisogna vederla.
Fatto.
Vi dirò. Appena uscita non ne ero entusiasta. Però lo ripeto: va METABOLIZZATO.

Per niente banale (esclusa la scena alla Twilight! -che però comunque ci stà), ci si possono trovare tutti glielementi distintivi di Tim Burton alias quelle cose che lui mette sempre, in ogni film, non ne può fare a meno, e tu, figlia putativa sua, non puoi fare a meno di non vedere. Le zucche, le spirali, la donna bionda che in un certo senso fa perderela testa al protagonista, il treno...  ed altri dettagli che invece sono alla portata di ogni profano che si approcci al buon Tim e che può trovare anche abbastanza esilaranti (come la sfilza di ritratti della poco angelice Angelica), o l'imporbabile scena di sesso selvaggio. Che in realtà ci voleva pure perchè l'arredamento faceva abbastanza cacare.

Insomma...SPOILERANDO il film parla di questo Fampiro che viene liberato dalla sua bara in cui era stato imprigionato dalla sua domestica strega (follemente innamorata di lui) e che lui usava solo per tenere a bada le SHUE PULSHIONI SHESSHUALI perchè di buona famiglia e follemente, pazzamente, in tutti i luoghi in tutti i mari in tutti in laghi innamorato di una tizia che non si capisce bene perchè abiti nella sua stessa casa, ma che in ogni caso la strega fa suicidare. Così poi non ci pensa più. E trasforma il buon(stronzo!) Padroncino in un Fampiro che poi ci manda tutti i cittadini con i forconi a seppellirlo in una bara di accaio. (ah..non dimentichiamo un dettaglio a pacchi importante! anzi no...ve la metto sotto la chicca acculturata!)
tornato a nuova vita (cameo della McDonald=Mefistofele che ho particolarmante apprezzato!) il nostro Fampiro s'incammina verso la sua casa. Che trova in decadenza e abitata da discendenti che non si capisce. fatto stà che l'impresa ittica di famiglia stà andando gentilmente a mignotte da quando una tizia si è aperta una multinazionale del pesce nel buco che è Collinsport.
E nella casetta bella c'è gente di tutti i tipi. Il simil-maggirdomo che fu Rorshak, la cameriera più vecchia del mondo che avrà centomilasettecentoquattro anni. una ragazza che ha tutta l'aria di essere una fattona di proporzioni inimagginabili, una Padrona di casa che ricorda un'anziana ballerina del bagaglino, inacidita da alcool e malinconia, suo fratello -erotomane e ladro ossessivo compulsivo-, e il figlio del fratello della padrona di casa, un poraccio che assomiglia a mio cognato da piccolo, che vede la mamma fantasma (che poi com'è che se succede nei film ci diciamo "eh beh, ma che c***o! Nessuno ci crede che vede i fantasmi! E' vero è vero è vero!! Tala lì la mamma fantasma!" e poi, usciti dal cinnemma la reazione è "poverino c'ha d'andare da uno bravo"...vabbè.
A  curare la solitudine e le pazzie fantasmagoriche del piccolo c'è una dottoressa imbriagona (mai visto io lo schotch con il latte per colazione...Yaris, dovreste provarlo!) che ci da a sbrega con l'alcool (e pure Enzo Miccio dovrebbe farle visita che insomma, il vestito "carta da parati" meglio di no).

E non dimentichiamoci "Toc Toc sono la nuova istitutrice!" che li non si capisce se è la reincarnazione della morosetta uccisa-suicida o se è solo una pazza furiosa.
Fatto stà che i collins vogliono riprendersi il potere ittico, l'impreditrice duecentenaria strega non vuole e giù di esplosioni, dispetti, sesso selvaggio, finchè il buon(stronzo) Fampiro non decide di dare un ballo, a dimostrazione dello sfarzo della sua famiglia.
E così viene invitato/a Alice Cooper.

(vediamoci stà cantante hippie...eh no..è un uomo. Beh, bella fantasia emmerda che c'hanno avuto i suoi).

fatto stà che stò ballo è un disastro! Nel senso, stà Alice Cooper è anche brava e tutti si divertono, ma il fratello del Padrona di casa viene sgamato mentre si attorciglia (dopo aver ripulito tutti i cappotti dai portafogli) alla tipa che stava al guardarob-lasciando mio cognato di guardia, fuori dalla porta- [non si fa non si fa non si fa], la strega duecentenaria che non era stata invitata arriva tutta incazzosa e sgama i Fampiro a baciarsi in modo piuttosto adolescenziale con la sosia della sua vecchia morosa.

Insomma, è un casino.

Vabbè, non vi dico come va a finire. Sarei troppo cattiva.

Però vedi, m'è piaciuto per questo! Dark Shadows era una soap opera degli anni '70. E il film, con i suoi buchetti di trama è proprio questo. Il flusso di coscienza che ti viene quando provi a fare il riassunto di una puntata della soap. (Figurati a riassumereun'intera soap in un unico film... è come stringere Beautiful nel becco di Titti).

Cose che non mi sono piaciute:
  • il trucco davvero troppo pesante del johnny. In certe scene non riuscivo a levare lo sguardo dalla sua mascella disegnata. Troppo nera. la linea della mascella.
  • i capelli biondi della strega. Pettinati in modo orribile, esattamente come quando io non riesco a farmi stare la riga in parte e sembra che c'ho una fronte come il campo da calcio di Holly e Benji.
Cose che mi sono piaciute:
  • la maniacalità dei dettagli.
  • la struttura flusso di coscienza del film.
  • le battutine all'inglese. 
le apparizioni dei fantasmi. Non ho fatto neppure un micro infarto da Bulldog in questo film,


un dettaglio che voglio sottolineare cercando di essere il più seria possibile. La strega uccide anche i genitori del buon(stronzo) facendogli cadere una statua del cornicione esterno della casa addosso. Uccidendoli sul colpo. Bene, questo dettaglio è uno degli elementi portanto del romanzo di Walpole "Il Castello d'Otranto", definito il primo romanzo gotico nella storia della letteratura.

Frase Celebre: "lei è favorevole alla parità tra i sessi?"
"Cielo! NO! Gli uomini diventerebbero ingestibili!"

Se mi viene in mente altro ve lo zonto! :)
In ogni caso W il trio BURTON_DEPP_ELFMAN!!!!


venerdì 11 maggio 2012

eccentrica-mente

No, questo non si può vedere...
C'han fatto pure gli smalti ispirati a stà ciofeca di film Hunger Games.
Che poi sarebbero gli smalti dei cattivi!
Per caritudine umana!

(questo è il nonleggerlo dei Nerd! )

Filma-mente

Dopo un breve giretto ospitaliero che vi racconterò poipoipoi, prima vi do qualche consiglio filmograFICO.

Dunque, ultimamente sono usciti nelle sale due filmoni consacrati, ancor prima essere visti, alla storia del cinema. O almeno così si diceva.

Solo che UNO si, ma UNO no, zero, niente, piuttosto CUCUMBO!

Partiamo con quello SI. The Avengers.


Nerd che si scapicollavano per andarlo a vedere (per primo S. che ha tradito tutti i suoi besties pur di vederlo perchè ci stava andando via di testa), morose di NERD che possono aprofittare dello sconto per Ladies del giovedì sera, insomma... tutto propendeva per la gioia del momento. E le attese non sono state disattese!
Un filmone potente, un mix perfetto tra azione (che poi quando è troppa a e viene il latte alle ginocchia e comincio a pensare a Cookie Monster che sgozza Birba) e comicità (raramente io rido, al cinema, al massimo sorrido).
Pure Hulk, che a me non è mai piaciuto. Certo, il buon Cap ha sempre quest'aria un pò Anni '30 però si può fare! E vi dirò di più, io non sono convinta che l'agente dell S.H.I.E.L.D. sia morto. Per nulla.
Il buon Falco o ci facevano un film anche a lui o glielo faranno, perchè messo li un pò alla C.D.C. insomma, non è che si capisca bene il suo ruolo morale. La vedova è perfetta. Nel senso che si è una fiqua pazzesca, ma mai il mio ego si è sentito minacciato da cotanta bellezza davanti agli occhi di S.
Poi c'è da dire che Loki è proprio un fiquo.
Mi è stato anche fatto notare che in "Thor" nessuno se lo filava, e che adesso invece è diventato un sex symbol. Beh, io sò perchè.
Allora...ragazzo NERD, età media 27/30 anni, va al cinema con la sua ragazza. Ragazza che lo ha scelto anche perchè, proprio con la sua aria innocente le ispirava tenerezza, dolcezza, insomma..il richiamo della maternità sopita in ogni donna. Ora, ragazza, vai a vedere il film RE NERD. Ora..quel cattivone che in realtà si rivela essere ripetutatemente uno sfigato che ti fa pure gli occhi a Amante Picante, cioè, non puoi non dire almeno "Ohhh, ma povero!" e li bastam, sei fregata, finita, eliminata. Loki è il tuo nuovo amore. Del tipo: si, cioè, Thor, Cap, Iron, Occhio(anca queo..come e scorese!), Hulk UAU, che potenza, che energia, che Gibba, che comicità...ma Loki?! CAAAARRROOOOOOOO!!!! POVEROOOO!! Adottato e pure sfigato! Come essere il fratello minore di Rocco Siffredi e tornare a casa e dire "c'è una ragazza che mi piace!"... Insomma, nonostante tutto Loki è carino a sbrega.

Gli effetti speciali ci sono, ma non sono esagerati. Ciuccia Ciuccia è un alchimia perfetta.

Voto al film: POLLI AMADORI.

Passiamo ora al secondo Big in sala.
Che cioè, anche no, per carità.
Poteva essere un filmone. Uno di quelli che tra dieci anni ci avrebbero scritto saggi filosofici, studio della società, mass media, invece no. Zero. Niente.
Trama del tipo "è assolutamente evidente che se non hai letto il libro non capirai parecchie cose".
Partiamo dal saluto degli Scout. Perchè? Che significato ha? perchè mi sembra evidente che sia qualcosa di più che un semplice gesto, ma se non mi dici, non mi spieghi, io ti schifo.
Tutte le recensioni parlavano dell'aspetto truce del reality Show, di questi parenti costretti a guardare da casa sti tributi..ma delle reazioni casalinghe niente. Zero. Si e no una scena di una mezza rivolta.
Un film che comincia e che sai già come finisce, una protaginista paraculata, (bellissima, davvero, ma paraculata!), luoghi comuni ovunque, in quasi ogni dialogo.
Ho trovato molto bella una scena... che proprio mi ha cullato. Alias la morte della piccola bimba della foresta...Cosa vedono i suoi occhi. Meraviglia. Proprio un cullarsi.
Per il resto risparmiatevi questi 8 euro e andate a vedere altro... Tipo Dark Shadows che esce oggi e che io vado a spararmi il prima possibile.

Dovevo raccontarvi della mia avventura alla Grey...ma ad essere sincera mi è passata la voglia!
Mi preparo moralmente per stasera!!


mercoledì 18 aprile 2012

Dietamente-riassunto + varie

Evidentemente, non ho costanza.
Fatto stà che stamattina mi sono pesata, e leggere il numero 62 mica mi ha dato tanta emozione. Non mi peso spesso, per carità.

Stà dieta funziona..ma:
1: è stata una Passione vedere S. e his friend ingollarsi un piatto di tacos messicani con tanto di formaggio fuso e pezzettini di salsiccia.
2: la cosa peggiore che possa capitare ad una ragazza in dieta è lavorare in un ristorante e dover aiutare ad impiattare. Ti apre una voragine nello stomaco che neanche la fossa delle marianne...
3: bisogna imparare a NON comprarsi pantaloni nuovi (l'acquisto triennale) priima di cominciare la dieta. Quei jeans neri bellissimi che prima mi erano un filo aderenti ora mi vanno bene solo se ci infilo il braccio. Non potendo andare in giro con un braccio nei pantaloni mi restano solo le gonne da indossare. E io non sono una tipa da gonna. Zero gonne. Ma al momento anche zero pantaloni che mi vadano!
4: fortunatamente non mi piacciono i dolci, quindi non è stata neppure una grande fatica fare una torta a due piani ricoperta di fondente da regalare ai genitori di S.
5: mai mi sarei aspettata che S. se ne saltasse fuori con la frese "Dov'è Pancetta?? Mi manca assai!".

Aggiunta espemporanea: Ma vi ricordate mica quando eravamo alle medie? Che si faceva a gara a chi aveva l'helper od iffice più fiquo??
La clippima mongolotta
Il Mago Saccente.
   Eccole!
La clippina che a me sembrava particolamente stupidotta
e il Maghetto che credeva di saperne più di te!
Ma tu eri un giovincello cresciuto giocando al solitario, facendo .PTT per la mamma, che ne sapevi a pacchi più di lui. 
Però, perlomeno, ti tenevano compagnia!




Il 25 Aprile, oltre ad essere Festa Nazionale è pure Festa Nerd! Tipo che passero tutto il pomeriggio e la sera al CIMENA!
Ordunque....l'attesissimo e Nerdissimo THE AVENGERS 
The Avengers! (W Iron Man!)
che insomma, dal trailer ti pare anche poco male...Poi Tony Stark ti da sempre quel brividino di "YEAH, SO ER MEJO!" che UAU! Non puoi non aspettarti una cosa estremamente emozionante!

Ma ben più Nerd (e pure un pelo più acculturato) sempre il 25 Aprile esce nelle sale una creazione miracolosa che ad arrivare in Italia ci ha messo poso meno di 26 anni (26 ANNI!!!!! MORTACCI SUA!! PIU' TEMPO DELMIO ARRIVARE A 25 ANNI!!)
E ciò.... IL CASTELLO NEL CIELO! Originale Miyazaki.
Il castello  nel cielo

Quindi ora dimmi...non dovreimettere la tendina fuori dal cinema e non schiodarmi di un millimetro?? Non dovrei trasformarmi in una Amy del Paesello e fare il diavolo a 4 pur di entrare?? (ghe sarà un casin che teo racomando!!)
Altra cosa che raccomando è la visione di "The Raven" (che non si legge "Raven" ma si legge "Reven"!)
John Cusack spacca!
Insomma... Un film fatto bene ispirato alla (praticmante) morte di E.A.Poe. Quello chemi son letta un bel pò di racconti e poesie e poi a fatica c'ho dormito sopra. (sopratutto con "La Morte Rossa")
Insomma...un mitomane decide di rendere reali le storie partorite dal cervellone di Poe. (Caro Lui!) Alcune scene fanno un pò impressione, ed io gentilmente me le sono evitate...Però per chi ha letto almeno un paio dei suoi racconti il film è piacevole (almeno puoi giocare a -che racconto è questo??). La fotografia mi ricorda un pò quella di Sherlock Holmes, Anche la struttura della sceneggiatura. Un paio di scene degne di Marinetti, Il pozzo e il pendolo e non fatemi continuare senno vi faccio uno spoiler da chilo su come si evolve e finisce. Insomma....Spendete 'sti 7 euro e 50 e cuccatevelo che ne vale la pena!

Da Notare: quello li, nella foto sopra è John Cusack...l'attorone che personifica Poe.
Il Buon Edgar A. Poe
Questo invece è quello originale....  e per concludere in bellezza, visto che sono a dieta ma mica mi son rincretinita, ecco a voi una sua dolce poesiola!

Once upon a midnight dreary, while I pondered, weak and weary,
Over many a quaint and curious volume of forgotten lore,
While I nodded, nearly napping, suddenly there came a tapping,
As of someone gently rapping, rapping at my chamber door.
” ‘Tis some visitor,” I muttered, “tapping at my chamber door;
Only this, and nothing more…”
(The Raven, 1845)



sabato 7 aprile 2012

Dietamente-giorno 3-4

basta. non ho più fame.
Davvero! il terzo giorno ho sentito un pò di appetito alle 5, e ieri alle 11 di sera.
il vero problema sarà domani, che è Pasqua. E lunedì, che è Pasquetta!
tutti intorno a me si abbufferanno come animali al pascolo, e io? insalatina, 50 grammi di pasta elaborata (senza carboidrati).... e vi dico che mi sento molto snob.
Ormai questa è diventata la dieta delle star...c'è gente che fa dei partys a tema!! (invasati a sbrega!)
Io no.
Io sono fiqua di mio... le stars mi fanno un baffo. A me. E intanto un chilo in tre giorno non mi par poco!
e ne ho ancora per 8 giorni!

poi...Mr. baricco ha pubblicato un altro libro (il secondo il sei mesi) e devo comprarlo per forza...."tre volte all'alba"...
in compenso mi son comprata "Alice Annotata" ...edizione speciale! arriva mercoledì e tremo! buhahahahahaah.............

Sono in dieta e sono felice! (mai successo!!)

giovedì 5 aprile 2012

Dietamente-giorno2

Se per caso mi urtate  mi faccio la pipì addosso.
Ora sò come si sente una spugna.
Non sarà una fame di quelle che ohmiodiostòpermorire però insomma...
In compenso comincio ad abituarmi al gusto del beverone erbotico che mi devo sgollare.
Alle h.15.30 mi si è aperta una voragine di fame.
In ogni caso, sarà di certo l'effetto placebo, ma mi pare di avere già meno pancia. Cosa che va ad intaccare la mia bellezza perfetta e rotonda. Pazienza. C'è sempre tempo per recuperare la forma rotondeggiante.

Dettaglio: ho dovuto abbandonare la cucina mentre il mio babbo mangiava. Per lui c'era pasta con il pesto. Specifico: pasta stracotta con il pesto all genovese cremoso e una spolverata abbastanza consistente di formaggio grattuggiato. Uno dei miei preferitissimi piatti.
Sicchè, per evitare di fiondarmici sopra, ho dovuto abbandonare la nave.
E in ogni caso, 80 grammi di prosciutto crudo, non sembra, ma sono tantissimi!

Ecco il volto che mi accompagna in questa nuova avventura. Il vicentino Gianluca Mech. A te devo questi giorni di sofferenza. Se poi non servono a niente ti prometto che vengo a strisciarti la cassetta della posta!
(p.s. avevo chiesto a S. di aiutarmi genitlemnte in questa cosa giusto evitando di abbuffarsi davanti a me. E invece si è cuccato per cena antipasto al formaggio, minestrone, bistecca alla piastra, insalata e pane croccante. E il bello è che io, nonostante tutto, lo amo. ah, che storie d'amore difficili!)

martedì 3 aprile 2012

Dietamente-giorno 1

Questa mattina ho inziato una dieta.
Un pò per salute un pò per vezzo mi tocca.
Sono decisa a riportare qui il mio diario di questi 40 giorni (circa! spero molti meno!) per lasciare ai posteri dettagli soddisfacenti della mia impresa.

Quindi:
Mi alzo e ingerisco i due biscottini orribili alla pera al posto dei miei maniacali 5 biscottini magnifici ripieni di mela.
Al posto del the mi devo cuccare un preparato al gusto cappuccino.
Che non è proprio malvagio, ecco.
poi c'ho un litro e bezzo di beverone idratante-eliminatossine (o meglio, "toglitididossotutteleschifezzechehaiaccumulatoin24lunghianni) che devo bere lungo tutta la giornata. Niente carboidrati. Quindi niente pasta. Che per me equivale al calvario.Ok, ora ho esagerato ma vorrei vedere voi.
Quindi verdura a mannetta.
Oggi mezzogiorno porro cipolloso e cipolla di tropea con un uovo. Sicchè non era frittata..ma piuttosto porro all'uovo. Insalata. Porro bollito. (Si, a me il porro piace in modo eccessivo. Come anche la cipolla. E lo scalogno).

Niente fame fino alle 5 e mezza. Poi ho iniziato ad immaginare una pasta al pesto di rucola e ciao. Mi si è aperta una voragine. E bevi un caffè senza zucchero. La morte. Il caffè senza zucchero fa cagare anche una noce di cocco.

Quindi, confesso: ad oggi inzio con il mio bagaglio di 67 chili tutti estremamente radical chic, le mie perfette rotondità e abbastanza tette.

p.s. farsi fique il primo giorno di dieta ti da un sacco di motivazione.
p.p.s. Sono graditi commenti affettuosi, di apprezzamento e di incitamento.
p.p.p.s. Evitate le parole "salute", "grasso", fallo per te" (o inseritela solo se la vostra frase allude ad un doppio senso),e tutte quelle cose da salutisti integrati. Altrimenti smetto. Parto dal presupposto di essere già perfettamente bellissima così.

mercoledì 21 marzo 2012

Archeologicamente

The London Eye journal   01.01.2012
In questo mondo post-moderno i bambini riescono finalmente ad intrattenere rapporti stabili e duraturi con i nostri nuovi ritrovati tecnologici, con la quale affrontano le situazioni più disparate della vita: i loro amici tecnologici li accompagnano alle cene e pranzi di famiglia, durante la merenda delle 16 con la mamma, durante il dopo cena davanti alla tv, quando i genitori raccontnao la loro giornata. Hanno dei nomi che li fa sentire veramente parte delle famiglie in cui sono inseriti: Nintendo DS, Wii, Playstation.
Gli adulti possono finalmente sfruttare pienamente la tecnologia che il prodigio umano ha saputo sviluppare e tutto il mondo conosciuto può essere contenuto nel palmo della mano, e sovvertito con un dito.
Il nostro progresso è eccezionale e si ipotizza che le tecnologie non abbiamo ancora finito di evolversi, il che ci porta a pensare che il nostro futuro potrà essere ancor più roseo ed agevole di quanto mai nessun tecno-veggente abbia mai saputo predire.


Giornale Attuale di Roma    21.03.2012
In India, più precisamente a Thiruvananthapuram, capitale dello stato del Kerala, una squadra di ricercatori alle prese con gli scavi per il recupero della nave di Re Salomone si è imbattuta coni suoi strumenti al laser magnetico in uno scrigno d'oro, abbastanza grande da poter essere definito un baule.
Un baule d'oro, dal peso di 7tonnellate, cosa che non ha per niente reso facile il suo recupero, anche con la scesa in campo nelle gru automontanti di marca Penz, e degli escavatori quesi futuristici, ma incredibilemente attuali, manovrabili anche a km di distanza.

Dopo 14 ore di ininterrotto lavoro il Baule d'Oro è stato estratto dal terreno che lo ha custodito secoli. La datazione esatta non è ancora stata effettuta ma dalle lavorazione dell'oro esterne l'immediato richiamo va all'arte ellenica. 
Il forziere, dopo i primi rilievi ottici e materiali effettuati dalle IA sotto forma di piccolissimi insetti è stato aperto.
L'operazione ha richiesto più di quattro ore.
Una volta aperto il forziere che, oltre al notevole peso, ha un'altezza di 1metro e 60 centimetri, e una profondità di un metro, tutto sono rimasti a bocca aperta.
Tra i presenti contiamo 4 ricercatori sul luogo fisicamente, altri 3 in quel di New York per le manovre a distanza degli ArcheoRobot, nonche tutte le autorità convocate in videoconferenza su fibra ottica Statunitensi, Indiane e Italiane (che sovvenzionano il progetto), e gli immancabili inviati delle testate giornalistiche da tutto il mondo, per un totale di 104 persone.
All'apertura del baule, l'emozione, la tensione è altissima. 
Quando il pesante coperchio è stato alzato tutti i presenti hanno potuto constatare che il forziere era vuoto.
Probabilmente conteneva del cibo che con il passare dei secoli, in un baule conservato nella terra così umida e colpita dai marosi del Kerala, si è polverizzato.

Ma neppure questa piccola delusione ci fa dimenticare la grande scoperta che è stata fatta da questa equipe multinazionale sostenuta e in parte diretta dalle più avanzate teconologie, l'avanguardie del futuro.
La storia archeologica, grazie a questo ritrovamento, ci fa dire quasi con certezza che tutte le leggende di Thiruvananthapuram sul soggiorno nella capitale di Re Salomone non sono solo favole tramande di generazione in generazione, ma forse la prova narrata della verità.


Thiruvananthapuram, 21 marzo 2012
Cara Mamma,
Come avrai saputo oggi è stata una giornata pesante e difficile. Non eravamo preparati per un evento del genere. Eppure è capitato proprio a noi! Quale grande fortuna!
Pensa, me ne stavo li a prendere ordini da quell'automa quando la mia pala, la mia umilissima pala infilandosi nel terreno ha colpito qualcosa. Un "tok" sordo che era il più bel suono che avessi mai sentito, dopo la tua voce.
La mia pala Mamma. Non l'escavatore del MIT. No, la mia pala. Quella che Papà mi ha regalato per il mio primo viaggio qui in India.
Non immagini che silenzio è seguito a quel "Tok". Tutti muti a guardare la mia pala.
Quando poi abbiamo scoperto che si trattava di un forziere completamente d'oro non immagini che scene! Eravamo in quattro present fisicamente e altri a gestire macchinari su a New York, e tutti che cercavano di prendersi il merito della scoperta. In realtà il merito era tutto della pala.
Sono stato io, Mamma, il primo e l'unico a guardare dentro a quel forziere. E non è andata come dicono i giornali. Come si sono accorti che era vuoto hanno cominciato ad insultarmi, i capi di Stato lasciavano le videoconferenze urlando, imprecando, inveendo contro di me, contro la mia pala, contro la mia archeologia.
Nessuno vedeva, Mamma, che eravamo davanti ad un prodigio. 
In realtà quel forziere non era vuoto. Dentro, sul fondo, nascosto sotto alla polvere c'era un foglio. L'ho trovato una volta rimasto solo. Non sapendo che fare ci sono entrato dentro, al forziere, e muovendo la polvere con i piedi ho trovato quel foglio. L'ho raccolto con delicatezza e messo contro luce. Si vedevano chiaramente le fibre che lo componevano, il colore giallastro che il papiro assume dopo la lavorazione. Si era perfettamente conservato in quel forziere d'oro massiccio per più di duemila anni. Forse ancor di più.
Io il greco antico lo sò. 
Me lo hai insegnato tu alla luce della candela. Potevamo accendere la luce del grande lampadario, lo sapevamo entrambi, ma così era più bello.
Quelle lettere, scritte con calligrafia, che di per sè significa "bella scrittura" e quindi non ha bisogno di altri aggettivi, erano un messaggio da un tempo antico. 
"Verrà un giorno in cui saremo ciò che creiamo e neppure ricorderemo quanto potente possa essere un abbraccio. Non deridere, non escludere. Non dimenitcare. Finirai per odiare per futili motivi chi per te si è speso. Ricorda che la gentilenzza è l'unica cosa che salverà il mondo".
Mamma, manca la gentilezza. Chi ci pensa più, alla gentilezza? 
Mamma, sii gentile...Amami ancora.

Per sempre tuo
James

venerdì 9 marzo 2012

The Tourist (per veri Venessiani)

Io ho una seria propensione emotiva nei confronti di Johnny Depp.
L'attore pupillo del mio patrigno Tim Burton non può che essere da me idolatrato.
Però quando sono cominciate le riprese di The Tourist proprio me ne è fregato meno degli escrementi di un pesce rosso l'andarlo a cercare/sgammare/braccare in quel di Venezia.
Anche perchè, diciamocelo, ho sempre avuto un sentore di flop per questo film. Come mi sembra sia per ogni film con Angleina Jolie che non sia Tomb Raider.

Ma comunque, in settimana lo hanno dato su CieloInInglese e così me lo son guardato con S., in realtà perchè era l'unico film che cominciava a quell'ora.
Beh, io conosco Venezia quel tanto da saperne riconosce i posti in foto. Quindi...o che gli attori e le telcamere hanno il potere di sparire e riappire dove vogliono o non so... insomma...come fai ad essere in una calle a Castello, girare l'angolo e trovarti dietro San Basilio a bisticciare con Indiana Jones perchè gli stai a fregà il campo della chiesa sotto il quale c'è un tesoro, che se ne frega delle pantegne e del fangomelma e sopravvive centinaia d'anni senza manco un filo di muffa ?
Andiamo nel dettaglio?
Andiamo nel dettaglio.
Questo è il trailer del film (video più specifici ce ne sono davvero pochissimi!)
 0:26 cena sul treno. In questa scena, immediatamente dopo il breve dialogo, lo speaker del mitico Freccia Rossa annuncerà che la prossima fermata è "Stazione di Santa Lucia". Bene. Tutti noi conosciamo alla perfezioni le distese di prati e colline che si incontrano prima di entrare in stazione! Il film le ha rese una meraviglia! Checcefrega a noi di Mestre, Porto Margera, il cavalcavia per Via Torino, la laguna.... no! noi c'abbiamo le colline rigogliose! Le han levate dai Colli Euganei e ce la han piazzate qua!
0:38 partenza in barca dalla stazione ecco. E' un'attimo di scena. dura proprio un millesimo! Dopo aver caricato nel suo barchino extralusso Frank, Elise fa dirigere il Taxi verso l'Hotel Danieli. Ottima scelta Signorina Fiqua! Ora però mi chiedo...da quando in qua la stazione, da qui parte il Taxi, è di fronte a Piazza San Marco? No perchè la prossima volta che devo andare alla Salute prendo il treno! GIURO!!
E sopratutto, da quando in qua il Danieli ha l'approdo sul Canal Grande? No No! Non è mai stato dietro San Marco. No! Mai!
Vabben...il Taxi arriva al Danieli e qui bisogna emozionarsi a sbrega! Perchè Neri Marcorè fa la sua porca figura in tutto e per tutto! Persino quando disprezza gli americani con un aplombe divino che quasi quasi un bacio in fronte....

1:06 Salto sul mercato. Ecco che qui si esprimono tutte le abilità di Frank/Johnny nel camminare sui tetti. Insomma..i cattivoni vogliono far fuori il nostro beneamato, questo si chiude in bagno e per sfuggire all'orda di barbari russi salta dalla finestra e comincia a correre sui tetti. Ora, alla vostra destra ammirate la pulizia dei tetti di Venezia, come se non fosse abitata da colonie di piccioni che cagano come mucche, e gabbiani che fanno altrettanto se non peggio. Ma comunque posso immaginare che il nostro Orsoni abbia chiesto un minimo di accortezza ai registi, che dal canto loro non se ne facevano prorpio nulla di badilate di guano sopra le case limitrofe al super Hotel.
Dicevamo..frank zompa fuori da una finestra del Danieli, per atterrare, dopo 5 minuti di corsa sul mercato di Venezia, che è in erbaria. Come risaputo. Possiamo farci aiutare da Google Maps per favore?
Regia, mi apra il collegamento con la cartina
ECCOLO! --> QUI
Bene...siccome Google, oltre alle opzioni, "auto", "mezzi"  e "a piedi" non ha l'opzione "camminamento sui tetti" ho usato il simbolino della passeggiata. Insomma...il nostro Frank è degno del Circ du Soleil perchè diamine! non è mica da tutti camminare sui tetti per un chilometro! E poi riuscire a centrare Nino Frassica!
Anzi...la cartina è da modificare già! Perche le mie FONTI dicono che la scena è stata ripresa nel mercato del pesce!! quindi un poco pì vanti...
Poi...ecco l'ennesimo dettaglio. Allora...ad un bel punto lei decide che lui se ne deve andare, che gli puzzano i piedi, che fuma per finta ed è spettinato e non se ne può più. Quindi lo porta coattamente in aeroporto.
a 0:31 del video qui sopra Frank Depp smonta dal barchino lussospacca convinto di essere in aeroporto, ma in realtà è a Santa Marta! Vedere i tetti degli ex magazzini ristrutturati in alto, sulla sinistra...e l'argano giallo, e le barche armeggiate sulla destra... Beh..quella è flora e fauna autoctona di Santa Marta!
Ma quando Elise Jolie riparte..tipo a 0:33, è a Sacca Fisola... nel senso, nella stessa scena lui è a Santa Marta e lei a Sacca Fisola, che non è che siano proprio vicine! (a 1:11 abbiamo il Mar di Sardegna!)

Occhei...queste sono solo le prime che mi vengono in mente. Ma potrei pure continuare!
(senza ne immagini ne video perchè sai, il COPIRAIT..)

Raul Bova riesce a mettere a segnoun epocale facepalm provandoci spudoratamente con la nostra donna Vamp, Frassica crolla in acqua, De Sica fa il solito poliziotto corrotto che insomma, in Questura a Venezia non diresti mai.. poi invece quello che va il capo dei Servizi Segreti italiani, che è italiano ma non ricordo il nome, è piuttosto carino e convincente! Sopratutto in stazione!

Meno convincente è l'inseguimento di barche. Insomma...De Sica, della Questura di Venezia, vende Frank Depp Tupelo ai russi. Mentre stà avvenendo la contrattazione il prigioniero resta in barchino. ammanettato al corrimano. Per salvarlo dalle torture a base di Vodka la nostra eroina che nella vita precedente razziava tombe, passa tutta incappucciata (che mi pare un frate di quelli cattivi) con un altro barchino e lancia un canapo a Depp Tupelo, che lo lega alla sua barchetta con un nodino da prima elementare, uno di quelli che non si tiene manco da solo, stile "o mamma mia mi sono appena fatta le unghie non sono lavori per me!"... beh..non ci crederete...con quel nodino Elise si scorrazza al traino la barchetta di Tupelo Johnny per mezza Venezia, calli e callette! Arrivando a fargli da perno per la scena del primo video che ho postato in cui un barchino, appunto, si slegna addosso all'ennesima imbarcazione di Babuska.

Insomma...se conoscete Venezia non guardate questo film. Se amate i dialoghi, non guardate questo film. Se odiate essere presi per i fondelli non guardate questo film.

Un film enormemente superficiale dove a stupire è solo Venezia.
e Johnny fa sempre e comunque la sua porca figura. Avercelo avuto io un prof di matematica così!

mercoledì 7 marzo 2012

Blade Runner e la Pan Am

Ora qui si apre un dibattito.
Blade runner è davvero un film così profetico come si dice in giro? Qualcuno pensa di si, qualcuno pensa di no.
Come in entrambe le cose mi sa che han ragione tutte e due le parti.
La soluzione stà in questo video (che per lo scopo potete benissimo guardare senza audio).

Ai minuti 0:55 e 1:34 scorgerete, mentre appare sui maxischermi di questa città fantascientifica, un logo...che è quello della  Pan Am.
"Che ce ne frega a noi?!" direte...e mo ve lo spiego.

La Pan Am era una compagnia aerea americana nata nel 1927 e defunta nel 1991.
Ed era pure tra le più fique compagnie! (mi chiedo solo se nel 1927 ci fossero già gli aerei di linea!)

E qui gli scettici potrebbero saltar fuori e dichiarare alla stampa "Noi lo avevamo detto! Niente di quella pellicola è profetica! Nel 2019 saremo ancora tutti nelle nostre belle utilitarie e la cosa più vicina ad un replicante sarà il CiccioBello che piscia!".

In effetti sarebbe anche da pensarla così, contando che BLADE RUNNER, stò film fantascientifico parecchio parecchio strano, sia stato prodotto nel 1982, periodo in cui la nostra defunta Pan Am era ancora rigogliosa, e svolazzante nei cieli del mondo! (e chissà quanto ha pagato per far mettere quel logo nel film!)
C'è da ricordarci che il filmozzo è ambientato nel 2019! Tra 7 anni!

Ebbene, cari amici, stò per svelarvi il segreto del mondo! BLADE RUNNER è davvero profetico!
Perchè quel logo (che nel video sopra si vede cacca, ma nel film si vede molto bene!) non si riferisce mica alla compagnia aerea! NoNo cari amici!!

Da gennaio 2012 su Fox è stata lanciata una nuova serie teleschifa intitolata........attesaattesaattesaattesaattesaattesaattesaattesaattesa PAN AM!

Quindi, cari amici, quei Maxischermi del futuro non parlano manco per niente della compagnia Aerea! Bensì del film, sequel della serie televisiva ora in onda!

C'avevano ragione i complottisti stavolta! AHAH! Mò vediamo cosa ci dice Paolo Attivissimo Il Sommo Cicapiano!




  «Io ho... visto cose che voi umani non potreste immaginarvi.. navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e ho visto i raggi Beta balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
E' tempo di morire»

In ogni caso..anche se nol 1019 ci troveremo ad avere nelle sale il Film sulla Pan Am lo saprà solo uuna piccola parte dell'umanità.

Nel 2012 sopravviveranno solo gli scout, Bear Grills e Chuck Norris.

martedì 6 marzo 2012

Allegramente!

Taaa daann!!!
La torta dell'allegria! (o perlomeno quello era il proposito!)
la ricetta è supersuper segreta! non si può dire a nessuno!
Però guradate un pò che risultato!!!
pre-torta


torta cruda

Mucchietto di colore

Torta colorata cotta!

Ora so fare pure le torte più belle del mondo!
Sono io la Boss delle torte!

venerdì 2 marzo 2012

Animamente

Ho finito un libro e ho una lettera da scrivere.

Il libro era perfetto in ogni dettaglio e la lettera dovrà esserlo.

Ieri è morto uno che di parole e testi ne sapeva. E' morto e l'ultima cosa l'ha registrata il giorno prima di morire, credo.
Uscirà il 6. Due giorni dopo che la terra che lo ha partorito se lo sia ripreso. Ora, è strano affidare la propria storia ad una cosa che si chiama Marta. Perchè è di per sè improbabile che un insieme di uomini possa nominarsi Marta. Una bambina che gioca in una fabbrica dismessa. Sui tubi.

La lettera sarà per la mia anima sorella, e quindi avete ben presente che le parole da scrivere non si troveranno. Perchè hai ben poco da cercare parole che diano voce a quella cosa che ogni tuo muscolo, ogni tua cellula percepisce, crea, regala, riceve.

Di norma con la mia anima sorella io canto. E non serve altro. La mia anima sorella ci mette le note, l'attacco; io completo quello che crea, ci metto del mio, che non è granchè, ma se non ci fosse non sarebbe.
Farlo con lui è sicuro. La certezza della poesia a venire.

Possiamo non sentirci per mesi, per anni. Ma sarà sempre come l'esserci lasciati da qualche ora.

E allora che bisogno c'è di scrivere parole? C'è la necessità di un nuovo inizio. Un pò come rasarsi i capelli o bucarsi le orecchie per riscoprire la ribellione dei miei 16 anni.

giovedì 1 marzo 2012

Ripetutamente

Ho dei rituali. Esatti.
Ossia faccio alcune cose sempre allo stesso modo.
Alcuni da sempre, altri da molto tempo, altri ancora da ben poco, e restano quelli che ho in mente di inaugurare ma chissà se poi non è che.

5 biscotti ripieni di confettura di mela per colazione. La bevanda è per forza thè. Il latte non posso più.

Il caffè lo bevo solo se lo zucchero sciolto dentro proviene da una bustina aperta strappando con un unico gesto, ed interamente, uno dei due lati corti. Altrimenti cambio bustina. Se sono cucchiaini di zucchero sono sempre due e mezzo. ze zono zollette è una, ma appoggiata sul cucchiaino finchè non si impregna di caffè, e, arrendendosi al liquido, si frantuma in mille cristalli a precipitare nel baratro oscuro del liquido sud-americano.

A pranzo il tovagliolo lo piego sulle ginocchia sempre allo stesso modo. Prima lo stendo, e piego il lato più vicino al corpo fino a raggiungere la metà del tovagliolo. O così, o niente tovagliolo.

Se riesco metto nel piatto una pietanza alla volta. Se non è possibile ho la reale necessità di tenere separati i diversi cibi.

Quando lo vedo, il primo bacio che do a S. è come quello dei bambini, premuto, schiacciato, intrappolato, quasi a far male ai denti. Gli occhi stretti, senza far passare un filo di luce.

Ho due modi per abbracciare le persone. Il primo: braccio destro in alto, quasi ad accarezzare la nuca di chi abbraccio, e il braccio sinistro incastrato tra il suo busto ed il suo braccio destro. Appoggio la testa sulla sua spalla destra. Perchè è l'abbraccio più sicuro. Puoi anche lascirati andare, svenire, cadere, in un abbraccio così. Questo però è solo per le persone speciali.

Il secondo, è semplice. infilo le mie braccia sotto le braccia altrui. Come fossero dei ganci. Questo lo uso solo con chi ha bisogno di sentirsi qualcuno vicino. E' l'abbraccio che ti tiene in piedi. Questo è il suo nome "titieneinpiedi".

(esiste anche un terzo abbraccio. Ma è per una sola persona. Ed è un lasciarsi abbracciare. Perchè, a tutti gli effetti, mi rannicchio come un bimbo nella sua culla, testa girata a destra a farmi coccolare).

Giro le pagine accarezzandole, esattamente come faceva la mia maestra alle elementari. Ho imparato quel gesto in quinta elementare. Mano aperta, dita larghe. Solo pollice e indice che scivolano ad accarezzare la carta, sentirne lo spessore, in un modo che solo un ballerino potrebbe coglierne l'armonia.

Fotografo le lettere che risesco a scrivere perfette. In tutta la mia vita mi è riuscito quattro volte, di lasciare segni d'inchiostro perfetti. Una "E" maiuscola, una "A"minuscola e due "S", che per me non variano tra S ed s.

Resto interi minuti a guardare come le mie mani cambiano atteggiamento dopo aver laccato le unghie.  Vanità di vanità.

Disolgo lo sguardo dalle mascelle inferiori sporgenti.

Per addormentarmi devo incrociare i piedi. Il destro sotto.

Non bacio nessuno appena sveglia.

Non pettino mai i capelli. Ma me li lascio pettinare quando sono molto stanca. Per addormentarmi.

Chiedo scusa. Praticamente sempre. Meglio una volta in più che una in meno.

Annuso tutti i libri che mi capitano tra le mani.

Se regalo un libro, scrivo la dedica sulla prima pagina bianca.

Se mi viene regalato un libro senza dedica, lo metto a decantare un mese sulla mia mensola. Senza dedica è regalato tanto per.

Sono i gesti. Esatti. Precisi. E quello che si portano addosso. Ricordi. Significati. Pensieri. Sopratutto Motivi.
E' la mia musica.
C'è chi ha il ritmo delle note, chi lo scandire della metrica delle parole, chi la velocità dei passi, alcuni l'intendità della voce. Io ho gesti. E il peso che hanno.

Stupirsi di tutto.

Ho perso una rosa. Anzi, da sola si è persa la mia rosa. Torno ad essere una volpe selvaggia.

mercoledì 29 febbraio 2012

Paesello, 29 febbraio 2012

Ciao Elisewin,
come te la passi? Adesso che sei guarita ti va tutto a gonfie vele immagino! Come sta Adams, o forse Thomas? L'hai più visto? Non ti preoccupare, la storia dell'impiccagione non se l'è bevuta nessuno. Di certo starà cercando città sperdute in Africa, o in India! Magari si è mischiato con gli uomini Blu per non farsi trovare da nessuno di noi.
Ho provato a scrivergli, una volta.

Alla fine, Padre Pluche l'ho trovato. Non è cambiato affatto. Se ne stà li, nella canonica della sua nuova parrocchia, e, puntuale, alle 6.30 del mattino comincia la giornata scrivendo una delle sue preghiere. Me ne ha regalate un paio. Le rileggo, ogni tanto. Così lentamente che a volte non ricordo più la sequenza delle parole.
Non è una vera parrocchia, non è neppure più prete. E' una cascina persa nella brughiera. La chiama Canonica. La chiama Parrocchia. Nonostante tutte prete era e prete resterà.

Dira non è cambiata affatto. Lei semplicemente non cresce. Lei è. Non ci puoi fare nulla. Lei è, ne sa più di noi, ed è questa la cosa che non puoi cambiare.

Io me la passo bene, ormai i miei capelli sono diventati lunghi e non ho alcuna intenzione di tagliarli. Ho ricominciato a cantare. E ho comprato anche una maschera nuova! Ha un sorriso bellissimo, dolce e sognante. L'ho fatta fare pensando a te. Cosa non facile, visto che il tuo volto l'ho solo immaginato.

Vivo la vita per un uomo. E per dei ragazzini che forse non sanno neppure che esisto, visto che non mi vedono mai. Il resto non è più niente. Niente amici, niente chiacchere. Sorrido, scrivo a te e anche questa giornata passerà.
Credimi, forte Elisewin, la mancanza degli amici è la peggiore solitudine!! Altro che la tua! Tu avevi ancora cose da immaginare anche solo guardando quegli uomini alati. Seppur disegnati ti davano la speranza di conoscere uomini che, finalmente, non facessero più male. E avevi ragione!

 Alla locanda, alla fine, hai trovato noi.

Io credevo che gli uomini non facessero male. Credevo che si potesse essere amici di tutti, che bastasse un sorriso per essere felici.

Delle tre cose in cui credevo solo l'ultima è una fede certa, ma che senza le precedenti non può sussistere. Allora sorride la nuova maschera che ho comprato. Sorride al posto mio.

Gli uomini, gli esseri umani, noi, sanno far male in ogni modo possibile. Ogni dono che il destinatario delle lettere di Padre Pluche ha fatto loro diventa un arma con cui sferzare colpi mortali.
E sempre ti lasciano li a sanguinare.

Guardano tutti a Madre Teresa, che non sò se conosci, ma in realtà somigliano di più a Mr.Nick. Ma la cosa divertente, mia dolce Elisewin, è che sono convinti di essere pari a quella donna di Dio. Padre Pluche avrebbe parecchie cose da chiedere loro. Ne sono sicura.
Io? Io non sono niente. Non sarò mai niente. E apparte questo ho in me tutti i sogni del mondo. Madame Devierà sarebbe fiera di me.

Elisewin, le persone sono diventate cattive. Ti levano il saluto senza una ragione. E io, che non dimentico mai una faccia, ne soffro. Muoio dentro ogni volta.

La cosa davvero strana, che potrebbe entrare a pieno titolo nell'enciclopedia di Bartleboom, è che per ogni Santo, o presunto tale, nella stessa persona esiste un Mastro inquisitore degno dei più alti tribunali medievali. Quelli dei processi sommari, delle imputazioni fasulle e assurde.

Ma giustamente, a loro onore e gloria.

Alti altari delle loro chiese Cattoliche. Digiuni pubblici e scudi di fede. Padre Pluche gliela scriverebbe una bella lettera al Creatore per spiegargli come stanno qui le cose. Se solo le vedesse. Ma meglio per lui che se ne stia nella brughiera, nella sua parrocchia senza Chiesa.

Elisewin, non ci tornare qui nel Paesello, che le cose vanno un pò a rotoli.
Piuttosto cerca Thomas, cerca Adams. Lui è destinato a te quanto tu a lui.
 Ho come l'impressione che ancora una volta sia vostro compito ricucire le pareti del mondo.

Plasson comunque, mica la smette di dipingere il mare con il mare. La cosa bella è che adesso stà a Londra. Ha scritto libri per un pò. Ha annunciato, con un articolo sul Guardian che ha smesso. Ora fa il copista.
Il copista di persone. O almeno ci prova. Si fa chiamare Mr. Gwyn. E non so come finirà.
Però è certo che anche a lui, manchi. Anche lui mancano gli amici. Parla con una signora anziana, morta il mese scorso.
Vorrei conoscerla anche io. Potrebbe salvarmi dalla solitudine.

Mia cara Elisewin, sorridi e scivola per i tuoi giardini senza spigoli. Quando deciderai di portarmi a vederli, scrivimi prima. Dovrò salutare delle persone.

Grazie...
Tua per sempre.

martedì 28 febbraio 2012

La Sbrisa e la caccia al Lavoro

Nel Paesello la vita corre, scorre, soccorre...se ne parlava ieri col Porseo...e naturalmente visto che il tempo si evolve come un Pokemon e l'evento si avvicina (prima o poi intendo) è necessario e d'obbligo, trovare un lavoro decente.
Ora...come può una folletta Sbrisa risolvere la questione? Si attiva, e comincia a correre per le vie del paesello, guardando la gente con aria indifferente, e si ferma ad ogni negozio/ufficio/Agenzia ad appioppare curriculum.
Finalmente una telefonata!!

UAU! Un'agenzia immobiliare vuole chiaccherare con me! Dice che sono perfetta, che han visto i l mio curriculum, vogliono offrirmi del tea e vedere quanto sorrido! Andiamo!

Mi parlando di affitti, di giornate all'insegna dello spasso per le vie del paesello, di contratti d'affitto da 500€ che mi frutterebbero 1800€ mensili. Chiedo ulteriori spiegazioni. 500€ di cotnratto d'affito che mi frutterebbero 1800€ mensili. Chiedendomi come sia possibile, sorrido. Sorrido così a lungo che mi fanno male le guance...il tea non arriva. Contratto di collaborazione alias ti do le provvigioni e nient'altro. Sorrido, stringo mani, sorrido, giro le spalle ed esco.

UAU! una libreria cerca libraia/o part-time! Chiama subito Folletta Sbrisa! Questa è la volta buona! Non ti attira un lavoro tra i libri, a respirare odore di carta, e a rivoluzionare continuamente scaffali? Si. Diamine.
Telefona, Folletta Sbrisa, è un'ordine!
"Si pronto?"
"Si buonGiorno, sono Folletta Sbrisa..ho saputo che state cercando personale per un lavoro part-time!"
"Eh..beh..si..ma, Scusi, Lei come lo ha saputo!"
"Mah, il passaparola!"
"Ah, capisco...beh, venga lunedì prossimo con il suo CV che ne parliamo".

Lunedì mattina.
sgeeeeeeeeeeeek (porta che si apre)
"Buongiorno, sono Folletta Sbrisa! Ci siamo sentiti al telefono, ricorda? Avevamo un appuntamento per questa mattina!"
"Certo che ricordo! La sua voce così allegra mi è rimasta impressa! Si accomodi! Insomma..vediamo questo CV...mh mh...lei quanti anni ha?"
"24"
"Già, leggo qui, 24 anni...beh ma lei ha un CV di tutto rispetto Signorina."
"Grazie! -sorridi Sbrisa, sorridi! Che il tuo sorriso non se lo dimentica mai nessuno! Sorridi!-"
"Però mi dispiace, non so come dirglielo...mentre eravamo al telefono, settimana scorsa, io stavo già firmando quel contratto! Però se vuole abbiamo la possibilità di farle un contratto a chiamata".
"Capisco...guardi...io stò cercando qualcosa che dia una certa sicurezza, o almeno, se non uno stipendio umano, almeno la certezza di avere delle referenze per accendere un mutuo"
"Ah...come mi dispiace Signorina! Però le prometto che se avremo bisogno Lei sarà la prima ad essere contattata".
"Grazie! arrivederci."

E così, Folletta Sbrisa, è di nuovo a passeggio, per le strade del Paesello, sognando di avere una casa propria dove rientrare la sera, per cucinare delle buone minestre al folletto S., per riposare finalmente in un letto con il baldacchino, e poter continuare, per sempre, a sorridere, consegnando la sua storia a sconosciuti.


E la saga continua...

 

 

martedì 14 febbraio 2012

Glòsòli, accenti al contrario.

Ci sono momenti, piccoli attimi, che possono stupirti solo alle 7 del mattino.
Quando ti svegli da una notte immobile. Quando passi distratta davanti allo specchio, una, due, tre volte. Alla quarta finalmente lo guardi, lo specchio. Quasi non ti riconosci, e la cosa ti fa un pò sorridere.
Ti tornano in mente le mezz'ore che da adolescente passavi davanti allo specchio per cercare di capire perchè in un mese il tuo corpo era completamente cambiato.
E tutto questo in un attimo. Che a scriverlo e descriverlo sembra un'eternità, ma in realtà è un attimo; un battito di ciglia; lo schiocco delle dita; il cucchiaio che sbatte sulle pareti della tazza mentre sciogli lo zucchero del té; quando aspetti il frastuono che farà quel bicchiere mentre precipita verso il pavimento.
Attimi.
E in quell'attimo noti la differenza tra il fuori, ed il dentro. Tra l'esterno e l'interno. Tra la pelle e le viscere, tra la scatola ed il regalo, tra la voce e le parole, significante e sigificato, tra l'inchiostro e o scritto. Tra il tuo volto e il tuo pensiero. Tra quello che sanno gli altri di te, e ciò che tu sai di te stessa.
Tra i segreti che porti nel cuore, che nessuno potrà mai indovinare, e ciò che gli altri sanno. O sono convinti di sapere. E ancora sorridi.
Perchè qui nel paesello la gente giudica. Giudica forte. Giudica tutto e tutti. Giudica le tue parole e giudica persino il tuo silenzio.
Ecco cos'ha di positivo la città. Non c'è tempo da perdere nel giudicare gli altri.
Sorrido, perchè per quanto la gente possa darmi soprannomi, consigli sbagliati, credersi migliore, io ho ancora i miei segreti.
Ho ancora la mia fatica.
Ho ancora la mia enorme gioia delle cose semplici. Ho ancora dalla mia parte lo stupore dei bambini.
Non sono brava in niente. Probabilmente non lo sarò mai.
Non ho più amici, di quelli che ti invitano la sera a bere, alcuni si sono persi nelle loro discussioni cattive, altri nei loro affari di cuore, altri semplicemnte "non hanno tempo" (di certo sono quelli che vivono in città).
Ho un'amica che mi invita a pranzo.
Ma nessuno sa la fatica. Nessuno sa la gioia. Nessuno sa la solitudine. Nessuno sa la rabbia. Nessuno sa la disperazione. Nessuno sa.
E nonostante questo continuo. In silenzio. A traballare nella vita. Ma quel che più importa sorrido.




(fuori).

lunedì 13 febbraio 2012

Riciclevolmente

Oggi ci diamo al riciclo!
Embhe!
dovendo organizzare una cena a tema (il tema era appunto "riciclo creativo" e "km ZERO") c'era proprio da sbizzarrirsi!
Per motivi che non stò qui a citare (e ce ne sarebbero da raccontare) tutte le cose che mi immaginavo di poter fare si sono ridotte all'osso!
Ma quelle che ho/abbiamo fatto sono prorpio carine carine!
Maestro, cominciamo!

Segnaposto completamente riciclabile! plastica e carta!
la forchetta è stata piegata con il calore di una fiamma di candela, e la stellina è un origami di carta che ho appreso (ed insegnato alla Skettina) quando qualcuno dei miei contatti pubblicò il tutorial per crearle on.line.
E' davvero una stupidaggine farle, ma il link ve lo dò la prossima volta perchè non c'ho voglia adesso!
ne abbiamo fatte circa 14..ecco come vengono tutte assieme!
(diciamocelo, fanno la loro porca figura!!)


Belline loro!!

Poi...i porta candele! anche quelli, semplicissimi! La mia idea era quella di usare le bottiglie di plastica...quindi recuperarne il collo e il fondo per mettere nei primi delle candele lunghe, mentre nei secondi dei lumini...
Poi naturalmente le ho decorate con del materialedi recupero, nella fattispecie pile e cavetti di pc (ah, e visto che era una cosa per gli scout...l'ho decorato con l'unico nodo piano riuscito della mia vita!)

Le foto non rendono!!

Poi..i menù sono stati anticati con il caffè (complimenti a chi lo ha fatto!)...et voilà!
La cena è servita!!

giovedì 2 febbraio 2012

Amorevolmente

Amore eterno.
A volte fa paura. Ma come ho letto da qualche parte "se non fa paura significa che non ci tieni abbastanza".
Ami e arrivano giorni difficili. Mica è un film la vita. raramente cammini per le strade del centro guardando le vetrine con la colonna sonora di sottofondo. Capita giusto a Natale, quando per caso i musici di strada si mettono a suonar la pastorella, ma non è la stessa cosa.
Non prendiamoci per i fondelli. Amare è l'esercizio più bello, meraviglioso che si può fare. Ma allo stesso tempo è ostinatamente difficile.
Si, siamo fatti l'uno per l'altra, si, assieme siamo quasi perfetti. Però la vita di tutti i giorni ti porta ad essere incredibilemente imperfetta. La vita in generale ti porta ad essere imperfetta.
E così a volte si finisce con il litigare. Cosa diabolicamente normale, umana.
Poi io non è che quando sono arrabbiata con chi mi sta vicino le mando a dire. (con gli amici o i poco conosciuti sono davvero molto clemente e prima di dire una parola di troppo taccio anni).
E giustamente loro non le mandano a dire a me.
E così si litiga. Sarà di certo capitato anche a voi.
Io le mie litigate con S. me le ricordo tutte.
Non litighiamo spesso, ma quando capita, poi, ci basta per mesi.
Regola numero 1. (la più difficile.)
Partire dal presupposto che l'altro, magari, c'ha ragione.
Regola numero 2.
Tenere sempre a mente-a costo di attaccarsi i cartelli per casa- che le litigate non sono una gara a chi c'ha ragione, ma un mostrarci quello che in quel momento manca.
Regola numero 3.
Buttare via la bilancia. Quella che ti fa dire "Io ho fatto questo, e tu?". Se ami davvero perchè mettere in piedi una gara sul Chi fa di più per l'altro?
A scanso di equivoci io e S. abbiamo deciso di buttare via anche la bilancia del bagno.
Regola numero 4.
"Non tramonti mail il sole sulla vostra Ira". Questa l'ha detta san Paolo. Traducendolo in italiano corrente "incazzatevi ma non andate a dormire incazzati".
La notte porta consiglio, si, ma a volte fa solo mettere in pausa la questione, che resta li, sul fondo del barile senza essere lavata, poi va marcia e devi buttare via pure tutto il barile.
Regola numero 5.
Perdonatevi. Anzi.... Per Donatevi. Donatevi all'altro. E più difficile quando sei arrabbiata, ma è ancora più bello. Del resto, quando sei in una tempesta, o in un naufragio la prima cosa che viene naturale fare è prendere per mano la persona a cui tieni di più.
Io la tempesta con S. l'ho vissuta davvero provando ad entrare di straforo all' Heinikein per vedere i GreenDay. Eravamo fradici, e incazzati perchè il concerto non l'abbiamo visto neanche da lontano ed eravamo zuppi fin nelle mutande.(lui era pure un pò incazzato con me che nella tempesta ce l'avevo portato) Ma ci siamo presi per mano. E la cosa si è fatta divertente!! Sopratutto quando devi metterti un paio delle sue mutande perchè tu non hai dietro un cambio che sia uno.
Regola numero 6.
Devi ammettere di aver sbagliato. Se hai sbagliato. E se la colpa non è tua non puntare il dito verso nessuno.
Regola numero 7.
Ricordare sempre che è facile voler bene quando tutto splende e gioisce. Ma il bene più grande lo doni nei momenti di debolezza.

Sei disposta a giocarti tutto?

lunedì 30 gennaio 2012

boxamente

The Box. Un film che devo ancora decidere se è inutile guardare.
Perchè all'apparenza è così. Ma boh.
Una coppia. Lui e lei. hanno pure un figlio.
Dling Dlong.
Chi è?
Sono un uomo deturpato che mi vedi i denti dalla guancia che deve consegnarvi una scatola con un pulsante ross rosso, mi apre?
Si, certo, le apro subito!
bene signora...lei e suo marito c'avete 24 ore di tempo per decidere se premerlo o no. se lo premete una persona che non conoscete morir e voi riceverete un MILIONE di dollari. UN MILIONE!! altrimenti niente. io mi vengo a ripredere la scatola e tanti cari saluti!

naturalmente (stanamente!) in quelle 24 ore succedono una marea di cose assurde ai due e il pulsante viene premuto. così una donna muore, e loro ricevono il MILIONE.
Però loro cominciano a sentirsi in colpa e a vedere accadere cose strane. Gente che gli si infila in casa e che gli dice di guardare nella luce...e che perde sangue dal naso.
Gente ad una festa che gli fa il gesto della vittoria, e che perde sangue da naso.
Uno che lo porta a fare un incidente..e che muore.
Insomma...
Vi dico come va a finire.
in poche parole il tipo che porta la scatola era un uomo. poi è stato colpito da un fulmine ed una divinità superiore (il signore dei fulmini) se neè impossessato. Lui con la sua gente ha deciso che deve testare l'altruismo dell'umanità o provvedere la sua eliminazione. Così decide di fare questo giocetto della scatola. ma fino ad ora tutti hanno premuto quel pulsante.

Se vi sembro poco dettagliata con la descrizione non è colpa mia. E' esattamente quello che si capisce dal film. Che tra l'altro è pure classificato come horror!

Quindi decido adesso che The Box ve lo potete pure saltare. tanto schifio è!

venerdì 27 gennaio 2012

Novantamente

Io negli anni '90 ero una fanciulla.
E ieri, a valanga, il mio cervello ha rigettato dei ricordi.
Che uscivo da sQuola alle 4p.m. e mi fiondavo a casa perchè c'era Mauro (e l'Elisabetta) che facevano Solletico! E io non potevo perdermelo! Diamine!  Panino della mamma e un'ora di libidine!
C'era Stellaris (che a dirla tutta vorrei che ne avessero fatto una versione riadattata ai nuovi pc perchè c'avrei proprio voglia di giocarci!).

Cioè! Stellaris! Con quella maledetta di Frida Friday che a dirla tutta, ripensandoci adesso, posso anche capirla.
Io stessa avrei reso la vita impossibile a quella ragazzina casachiesa che probabilmente teneva per le palle intratteneva una relazione con quel povero Max, succube della suddezza svangapalle, di una Big Mama Robot, e di uno scienzato shekerato con il suo cane.
Però tutto sommato era carino!
Poi ieri, mentre rimembravo codeste rimembranze, il Doc mi fa notare una cosa.
Lui, come il raviolo e S. c'ha 4 anni più di me.
e se io ero quasi vicina alla puberta lui era in piena adolescenza. beh...scoprire che la biondona cervello di gallina era oggetto delle pippe selvagge dei neoadolescenti di tutta italia mi ha sconquassato la mente e rovinato i ricordi innocenti di cotanta infanzia.
A me piaceva Mauro. Che di cognome fa Serio, anche se del suo cognome c'aveva gran poco.
La figlia della Venier ve l'ho già detto.
Poi c'era Lenticchia. Che il suo unico scopo in quel programma era solo quello di farsi prendere per il coolo.
(Per un periodo c'è stato pure un certo Fernando Lopez -che io chiamavo Ferdinando- che faceva il lettore di mail di queste ragazzine infoiate che durante crisi ormonali stupefacenti gli regalavano versi poetici cercando di impossessarsi del suo cuore di macho. tutto inutile visto che probabilmente era un ologramma ed è sparito dalla faccia della terra.).
Ma passiamo ai contenuti!
Ricette di cucina, momento animali (Zampa eh! Dammi qua la zampa e poi....!), sfide tra squadre dai nomi assuri: Pantere Rosa e Ramarri Verdi! (anvedi un pò che sballo!), -che finivano tutte con: HAI PERSO, TI è ANDATA MALE, NON TI SCORAGGIARE UNA COSA TU PUOI FARE.....CI DEVI RIPROVARE!. che tanto poi sapevi benissimo che non ci saresti mai riuscito a riprovare, perchè eri un bambino buono, innocente e dai sani principi e mai avresti giocato 2 volte...avresti tolto la possibilità al bambino del Burundi di giocare pure lui!
E poi c'erano i Biker Mice. Il primo esempio di Punk legalizzato dalla rete puritana! I topi motociclisti punkabbestia! Penso sia proprio grazie a loro che ho scoperto il mio lato ribelle!
Erano dei bulli simpatici, uno più fgo dell'altro!
Con delle moto assurde che facevano cose assurde!
Parlavano la mia lingua anche se venivano da Marte (banale!).
Avevano l'unico difetto di essere delle pantegane++, a grandezza umana.

Però diamine...quanto fiqui non erano!




Poi c'erano i Gargoyles. Quelli me li ricordo per la malinconia che mi mettevano le scene in cui si pietrificavano alla luce del sole. (e sti mongoloidi di Parigini che mai si accorgono che questi si spostano di metri, che una sera sono in una posizione e la mattina dopo si son spostati come fosse un 1 2 3 stella al rallentatore. MAI!).

Poi c'erano Tommy e Oscar...l'alieno rosa notefago che salvava sempre tutti con questa sua stranissima perversione sessuale.
Però era tanto bellino. Talmente bellino che l'avevo quasi irrimediabilemente rimosso.
Povero lui.
Il rosa non gli donava molto, comunque.
E poi..ultimo reflusso di memoria, il cartone di Jumanjii.
Judy e Peter.
E che diavolo di paura faceva il cacciatore!
Però eran cosa che i bambini di oggi manco sanno cosa sono. Si stava meglio quando si stava peggio!
Rosso di sera bel tempo si spera.
Poi arrivava zorro. E come partiva la sigla io mi intristivo.

Perchè sapevo.

Sapevo benissimo cosa sarebbe successo dopo Zorro.

Il delirio. Il terrore. La paura. Il deserto della mente. I compiti.