giovedì 2 febbraio 2012

Amorevolmente

Amore eterno.
A volte fa paura. Ma come ho letto da qualche parte "se non fa paura significa che non ci tieni abbastanza".
Ami e arrivano giorni difficili. Mica è un film la vita. raramente cammini per le strade del centro guardando le vetrine con la colonna sonora di sottofondo. Capita giusto a Natale, quando per caso i musici di strada si mettono a suonar la pastorella, ma non è la stessa cosa.
Non prendiamoci per i fondelli. Amare è l'esercizio più bello, meraviglioso che si può fare. Ma allo stesso tempo è ostinatamente difficile.
Si, siamo fatti l'uno per l'altra, si, assieme siamo quasi perfetti. Però la vita di tutti i giorni ti porta ad essere incredibilemente imperfetta. La vita in generale ti porta ad essere imperfetta.
E così a volte si finisce con il litigare. Cosa diabolicamente normale, umana.
Poi io non è che quando sono arrabbiata con chi mi sta vicino le mando a dire. (con gli amici o i poco conosciuti sono davvero molto clemente e prima di dire una parola di troppo taccio anni).
E giustamente loro non le mandano a dire a me.
E così si litiga. Sarà di certo capitato anche a voi.
Io le mie litigate con S. me le ricordo tutte.
Non litighiamo spesso, ma quando capita, poi, ci basta per mesi.
Regola numero 1. (la più difficile.)
Partire dal presupposto che l'altro, magari, c'ha ragione.
Regola numero 2.
Tenere sempre a mente-a costo di attaccarsi i cartelli per casa- che le litigate non sono una gara a chi c'ha ragione, ma un mostrarci quello che in quel momento manca.
Regola numero 3.
Buttare via la bilancia. Quella che ti fa dire "Io ho fatto questo, e tu?". Se ami davvero perchè mettere in piedi una gara sul Chi fa di più per l'altro?
A scanso di equivoci io e S. abbiamo deciso di buttare via anche la bilancia del bagno.
Regola numero 4.
"Non tramonti mail il sole sulla vostra Ira". Questa l'ha detta san Paolo. Traducendolo in italiano corrente "incazzatevi ma non andate a dormire incazzati".
La notte porta consiglio, si, ma a volte fa solo mettere in pausa la questione, che resta li, sul fondo del barile senza essere lavata, poi va marcia e devi buttare via pure tutto il barile.
Regola numero 5.
Perdonatevi. Anzi.... Per Donatevi. Donatevi all'altro. E più difficile quando sei arrabbiata, ma è ancora più bello. Del resto, quando sei in una tempesta, o in un naufragio la prima cosa che viene naturale fare è prendere per mano la persona a cui tieni di più.
Io la tempesta con S. l'ho vissuta davvero provando ad entrare di straforo all' Heinikein per vedere i GreenDay. Eravamo fradici, e incazzati perchè il concerto non l'abbiamo visto neanche da lontano ed eravamo zuppi fin nelle mutande.(lui era pure un pò incazzato con me che nella tempesta ce l'avevo portato) Ma ci siamo presi per mano. E la cosa si è fatta divertente!! Sopratutto quando devi metterti un paio delle sue mutande perchè tu non hai dietro un cambio che sia uno.
Regola numero 6.
Devi ammettere di aver sbagliato. Se hai sbagliato. E se la colpa non è tua non puntare il dito verso nessuno.
Regola numero 7.
Ricordare sempre che è facile voler bene quando tutto splende e gioisce. Ma il bene più grande lo doni nei momenti di debolezza.

Sei disposta a giocarti tutto?