venerdì 15 aprile 2011

Cristiana. Non Sforzarti di essere speciale, perchè chi è speciale è sempre più normale.

Qualche anno fa ho comprato un numero del Rolling Stones.
Fuggo subito alle ultime pagine, dove trovo sempre interessanti (seppur brevi!) recensioni degli album in uscita.
E mi scontro nella descrizione di un album di un gruppo dal nome particolare e di cui non capisco pienamente il senso: "Marta sui tubi". Dettagli.
Riesco ad ottenere le tracce di quell'album e le bevo, letteralmente. Hanno tutto quello che cerco nella musica.
Testi con un senso, che mi dicono davvero qualcosa. Melodie differenti da canzone a canzone. (mica come Ligabue che per me le fa tutte uguali!) Genialità nei testi, novità novità novità. Ogni canzone una nuova storia, un nuovo viaggio. E finalmente un pò di rabbia nelle canzoni. Cantano parole che non ho mai trovato, o che non ho mai avuto il coraggio di dire. Storie che sento vicine, una visione del mondo che non mi fa sentire sola mentre lo guardo cambiare intorno a me.
E adesso se ne sono usciti con un nuovo album: Carne con gli occhi.

Mi sono innamorata di una traccia. "Cristiana" è il suo titolo.
Queste note che si inseguono quasi con dolcezza, ma con decisione. Forza della musica che si unisce alla forza delle parole, che forse di per sè non sono lineari, a volte mi sembrano frasi strappate a mille discorsi fatti su una collina, in una notte d'estate, e messi insieme. Eppure hanno un senso. un senso che sento dentro. Sotto la pelle, dentro la pancia. S'insinua dalle orecchie fino al cuore, facendosi aiutare da qualche allitterazione di S e il tempo scandito da una batteria decisa.
E poi la forza di quella voce riesce a catturarti. A legarti e disarmarti. E allora sia! Rapitemi. Datemi vita. lasciate che finalmente, per qualche minuto, io possa abbassare gli scudi, possa fidarmi ancora, se non di qualcuno, almeno delle note. Almeno della musica. Che, almeno lei, non mi ha mai tradito. Musica che ho imparato a non legare a nessuno. Musica che custodisco come una medicina illegale. Perchè, davvero, questa è l'unica cosa che nessuno potrà portarmi via.
Perchè tra tutte le fatiche di questa vita che mi è negato di condividere con qualche essere umano, la musica mi salva. Perchè dopo ogni fallimento è bello cullarsi e addormentarsi con una melodia che ti sussurra che domani sarà più dolce scalare la montagna dei giorni che ancora mi aspettano.
Quindi, grazie Marta. Grazie per questo Fulmine dentro la schiena. (chi ha orecchie per intendere intenda..tutti gli altri a fare LA SPESA!!)