venerdì 14 gennaio 2011

Chissà...

Metto il cervello in pausa per raccontarvi una piccola storia.
C'è un uomo, qui nel Paesello, che non ha nome. o forse ce l'ha ma io non so qual'è.
All'apparenza un uomo qualsiasi, con una camminata qualsiasi, con dei vestiti qualsiasi. Del resto, anche il Paesello è un paese qualsiasi.
Beh, il nodo centrale di questa storia è che quest'uomo gira, anzi, si aggira, per tutto il paesello apparentemente senza fermarsi mai. Te lo ritrovi dietro le spalle mentre fai attività con i ragazzi, oppure lo scorgi tra gli scaffali del supermercato, o magari alzi gli occhi in biblioteca e te lo ritrovi li, a guardare la gioventù studiosa.
Non fa del male a nessuno, non parla mai. Lui cammina e guarda. Basta.
Mi ha sempre inquietato un pò questo suo fare. Quando meno te lo aspetti pianta i suoi occhi azzurri nei tuoi e ti sale un brividino. Poi lui abbassa i suoi, si gira e se ne va.
Alto poco più di me, magro, pochi capelli bianchi a incorniciare un viso magro e gioviale, non giovane, ma neppure vecchio.
E' un uomo semplice. Anche oggi è qui in biblioteca, come ogni giorno alla stessa ora.
Apre un libro e lo sfoglia.
E oggi mi ha colpito.
Ricevo una telefonata, devo uscire in fretta dalla parte "silenzio" della biblioteca. Lo scorgo tra gli scaffali, semi seduto a terra a guardare un libro di immagini. (quante cose si possono vedere in un secondo!!!).
Chiudo la telefonata e rientro. Ripasso tra gli scaffali e lui è ancora li. Guardo l'immagine. La fisso nella mente per poterla analizzare una volta seduta.
E ne ottengo la perfetta immagine di un bambino. Un bravo bambino, silnzioso, pulito ed educato che sfoglia un libro di immagini, semi seduto a terra, per stare più comodo. Solo con i capelli bianchi.
Mi rimetto a studiare e dopo un attimo lui è li, in piedi. A guardare noi, qui che studiamo. Solo che oggi lui guarda in un modo diverso.
I suoi occhi cercano.
Poi si piantano nei miei. Brividino. Lui sbatte un paio di volte le palpebre, sorride, ma come se tra i suoi pensieri fosse nata una battuta scherosa. Abbassa gli occhi e se ne va.
Chissà chi è.... Forse Danny Boodman T.D. Lemon Novecento
alla fine, da quella nave, ci è sceso.